Un unico spazio: tra realtà urbana e natura

Linda Tegg è un’artista contemporanea australiana che sfrutta la natura per alimentare il suo processo creativo. Le sue opere spingono al dialogo fra differenti specie nell’ecosistema urbano, invitano ad una maggiore consapevolezza ambientale facendo leva sul concetto di condivisione possibile degli spazi.
Il suo nome non è passato inosservato né alla scorsa Biennale di Architettura di Venezia, quando ha trasformato il padiglione del suo paese in una rigogliosa prateria autoctona, né al Salone del Mobile 2019 di Milano quando ha installato permanentemente alcune piante spontanee raccolte da siti abbandonati.
“Lavorando con animali e piante, ho acquisito consapevolezza della moltitudine di prospettive che possono convergere in qualsiasi luogo“, ha spiega Tegg. “Il luogo in cui parcheggiamo la nostra auto per un’ora, potrebbe essere contemporaneamente abitato da centinaia di specie di piante e animali”.
La sua installazione Infield si inserisce proprio in questo dibattito: come rendere le città svedesi più sostenibili ed etiche, attraverso un approccio migliore all’architettura, all’arte e al design, suscitando domande su come potrebbero apparire gli spazi pubblici del futuro se si lavora con la natura anziché contro di essa. L'obiettivo è proprio quello di creare spazi per le specie non umane, condividendo la città con loro.

Arte verde è una rubrica curata da Anne Claire Budin