Le forme naturali di Toshihiko Mitsuya

Toshihiko Mitsuya ha completato i suoi studi nel 1979 presso la rinomata Seian University of Arts di Otsu, in Giappone per poi stabilire il suo studio a Berlino nel 2009. Il suo lavoro di Mitsuya è incentrato sulle sculture in alluminio. Quello che è iniziato all'età di cinque anni come lavoro artigianale, è diventato un mestiere che l'artista ha perfezionato in oltre 30 anni.
Mitsuya usa l'alluminio per creare principalmente oggetti naturali, forme organiche - un contrasto che l'artista cerca consapevolmente. I soggetti delle sue opere (piante, animali e creature mitiche) sono un mix tra rappresentazione fedele ai dettagli e l'autocreazione fantasiosa.
La superficie delle opere di Toshihiko Mitsuya - a differenza delle statue in bronzo, pesanti e con una superficie invecchiata, patinata - è apparentemente priva di imponenza che potrebbe altrimenti essere raggiunto attraverso l'utilizzo di materiali scultorei tradizionali o glorificati; ma il riflesso del foglio di alluminio che brilla sui corpi delle opere pone l'attenzione sulle condizioni dello spazio e sulla loro precisa composizione all'interno della galleria, minando le narrazioni dai motivi raffigurati. In questo contesto, il foglio di alluminio rappresenta la transitorietà della vita in contrapposizione con quella che è la natura del metallo stesso. Tutto brilla d'argento come una scena futuristica in un film di fantascienza.
Lo spettatore incontra l'opera di Mitsuya, come un miraggio che proietta un paesaggio reale ma privo di sostanza. Un'illusione che appare all'improvviso nello spettatore per creare un dialogo con questa visione spettrale che suscita stupore e apprezzamento.

Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin