«Il no a Coldiretti è per aver siglato la convenzione prima del voto e perchè ci danneggia»

in Lettere

orlandini sandro

Il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini si limita a precisare i punti chiave della controversia. Primo, l’accusa di mancato rispetto delle regole del gioco a Coldiretti non riguarda la votazione, avvenuta soltanto dopo la nostra diffida. Secondo, ci opponiamo ai contenuti di una convenzione che fa pubblicità ai servizi di Anve (vicina a Coldiretti) fra le imprese florovivaistiche del territorio, danneggiando i servizi di Cia e Confagricoltura.

«Come non detto: ci eravamo illusi sulla volontà di dialogo e collegialità di Coldiretti. Adesso spetta alla parte politica ristabilire le condizioni per una concertazione in agricoltura, pregiudicate quando è stato consentito a un’associazione di categoria, appunto Coldiretti, di usare il distretto floricolo a proprio vantaggio tramite la convenzione con Anve».
E’ quanto dichiara il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini in risposta all’ennesimo comunicato di Coldirettiuscito oggi in alcuni notiziari web - sulla vicenda della convenzione fra distretto floricolo interprovinciale LuccaPistoia e Anve (vicina a Coldiretti) a cui si oppongono Cia e Confagricoltura.
Orlandini, senza ripetere le spiegazioni della propria posizione fornite nei giorni scorsi, si limita a ribattere ad alcune affermazioni sbagliate contenute nel comunicato di Coldiretti.
«Primo, la contestazione di Cia e Confagricoltura di mancato rispetto del metodo collegiale imposto dal regolamento da parte del presidente del distretto floricolo Marco Carmazzi, diversamente da quanto vuol far credere Coldiretti, non riguarda la votazione a maggioranza, ma il fatto che la convenzione fu siglata nell’autunno scorso senza che ci fosse fatta vedere prima e senza previa discussione nel Comitato di distretto (altro che trasparenza!). Carmazzi è corso ai ripari, dopo la nostra diffida, soltanto a febbraio all’ultima riunione del Comitato di distretto».
«Secondo, altro discorso, per quanto collegato, è quello della nostra contrarietà alla convenzione, che dipende, sul piano dei contenuti, dal fatto che si tratta di pubblicità surrettizia ai servizi di Anve (tutta sbilanciata su Coldiretti) a scapito di quelli di Cia e Confagricoltura, e quindi di una forma di concorrenza nell’ambito della rappresentanza delle imprese florovivaistiche attuata sfruttando il ruolo del distretto».
«Terzo, alla parte politica, in primis (ma non solo) al sindaco di Pescia Oreste Giurlani, contestiamo che approvare una simile convenzione equivale ad abbandonare la terzietà richiesta dal suo ruolo. In tali condizioni il distretto, favorendo oggettivamente e concretamente un’associazione di categoria rispetto alle altre, smette di conformarsi infatti a quelle che sono le sue stesse ragioni di esistenza. Da qui la nostra posizione espressa nei comunicati stampa dei giorni scorsi: richiederemo le dimissioni di Carmazzi nel caso in cui fosse approvata la convenzione con Anve e valuteremo se e come abbandonare i tavoli di concertazione aperti nel territorio del distretto».

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