Inizia la raccolta dell'uva in Puglia: la metà sarà per l'export

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In linea con la produzione 2015, in Puglia si stimano anche per quest'anno circa 600 mila tonnellate con aumenti previsti per la merce che ha ottenuto il riconoscimento comunitario Igp “Uva di Puglia”.

Nelle aree del sud barese in Puglia, la principale regione produttrice di uva da tavola in Italia, si concentra la superficie agricola utilizzabile, la Sau più ampia: quasi undici mila ettari. Qui si è già iniziato a raccogliere l'uva “black magic” e i primi lotti di “vittoria” con semi. Già da questa settimana si prevede un aumento del taglio di “vittoria” e “superior” senza semi. Le quotazioni per il momento si attestano attorno a 1,80 euro al chilo per l'uva già confezionata e trasportata in piattaforma, cifra che al consumo sale a 2,50- 3,00 euro. Il mercato per questa produzione è per metà estero, soprattutto tedesco, e apprezza molto la varietà senza semi e a marchio Igp. L'Igp “Uva di Puglia” aumenterà infatti sicuramente la commercializzazione, anche se molto dipende dagli accordi che si concluderanno a fine mese con le Gdo. Anche nelle aree a nord di Bari, tra Bisceglie, Corato e Ruvo la raccolta è iniziata da poco, ma qui non c'è molta uva e i prezzi sono ancora bassi, si aggirano attorno a 1,10- 1,30 euro al chilo. Resa modesta per il momento e grado zuccherino non elevato, a differenza di quella proveniente dal sud.
Nel Tarantino, con una Sau di circa 10 mila ettari, il raccolto era già iniziato a fine giugno per la "vittoria", oltre alla "superior", "italia", esportata in Germania, Belgio, Inghilterra, Canada, Usa e Polonia, e "red globe", esportata in Nord Europa, Paesi Scandinavi ed Emirati Arabi.

Redazione